Mura castellane

La costruzione della cinta muraria del paese risale agli inizi del XIV secolo, quando il castello di Massignano passò sotto la giurisdizione del Comune di Fermo per volontà di Manfredi, figlio dell’imperatore Federico II.

La comparsa dell’attuale aspetto tipicamente medievale del paese è dunque di poco successiva al fenomeno dell’incastellamento, storicamente conclusosi a metà del XIII secolo, e che vide le popolazioni dei villaggi rurali tendere all’aggregazione in centri fortificati per motivazioni sia difensive che di interesse signorile.

La struttura, visibile lungo tutta la circonvallazione, è stata costruita in pietrame e laterizio con bastioni, scarpate e contrafforti. Meglio conservato è il fronte sud-occidentale che evidenzia parte di una torre rompitratta di matrice trecentesca con scarpatura anti-bombarda del secolo successivo.

Da segnalare, incastonati nel dedalo del centro storico:

• Vicolo Mura, che ospita un piccolo teatro all’aperto adiacente l’abside e la torre campanaria della chiesa di San Giacomo Maggiore, oltre ad un grazioso belvedere sulla valle del torrente Menocchia;
• Vicolo Forno Vecchio, con una caratteristica piazzetta da cartolina;
• Vicolo Ghetto, così chiamato per la probabile presenza in loco di alcuni cittadini di origine ebraica secondo un documento risalente al 1551; Spiazzetto degli artigiani, in fondo a via Montebello, dove erano presenti fino agli anni ’60 del secolo scorso numerose botteghe artigiane di vasai, falegnami e cordari.